Scuola di Scrittura Prof.ssa Preta in trasferta al festival Leggere & Scrivere

 

Storie di Italia di M. Cannoletta

Massimo Cannoletta decide di scrivere! Molto attivo sui social ed in televisione, dà il titolo di “Storie d’Italia” all’ultima fatica letteraria, presentata in esclusiva al Festival Leggere e Scrivere 2022 di Vibo Valentia.

 L’autore ha avuto la fortuna di circumnavigare due volte il globo, e le informazioni sono state rielaborate nell’opera. Il titolo ci fa riflettere: storia in quanto ricerca, historìa come quella di Erodoto, e storia come senso di appartenenza; mentre Italia è il filo rosso che collega tutti i personaggi e le loro storie, che sono ben 22.

La prima è quella di Michele Cannoletta, bisnonno dello scrittore: contadino semplice, analfabeta. È ambientata a Lecce nel periodo della Prima Guerra Mondiale. Lo scrittore racconta di aver letto il nome del bisnonno su un monumento in marmo, collocato vicino alla scuola, e chiese spiegazioni ai parenti. Michele Cannoletta venne chiamato a combattere durante la guerra, e non tornò più a casa.

Tra i protagonisti delle diverse storie, non tutti consapevoli di fare la Storia, emergono comportamenti differenti e paradigmatici, in bene o in male.

Uno che di certo sapeva di fare la storia era l’imperatore romano Eliogabalo, che già all’età di 15 anni aveva le idee chiare e voleva eliminare la teologia pagana ed introdurre il culto asiatico del dio Sole.

Un altro personaggio consapevole di contribuire alla storia fu Vittorio Emanuele II, che si faceva chiamare “il galantuomo”, conosciuto come il “padre della patria” a causa della sua prole numerosa disseminata qua e là, data la leggendaria galanteria e le doti di tombeur des femmes.

Attraverso le storie di Cannoletta, ci si aggira tra epoche diverse, come un diario di viaggio.

L’autore si preoccupa anche delle donne che fecero, seppur inconsapevolmente, la storia. Una è Isabella Morra, poetessa lucana soggetta alla violenza, costretta dai fratelli a vivere segregata nel proprio castello.

Lo scrittore inserisce poi i sapori dell’Italia: facendo riferimento alla Calabria, riporta la “scoperta dello stocco”.

 Fu scoperto per caso da un mercante veneziano che viaggiava verso i Paesi Bassi. Un giorno decide di cambiare rotta e di recarsi sull’isola di A. Qui scopre un metodo di conservazione dello stocco: l’essiccazione.

Un’altra storia importante è quella di Luigi Masetti, proveniente da un’umile famiglia veneta, che si trasferì a Milano per studiare con le sorelle ed un gallo, che usava come sveglia. Non aveva nessuna chance di diventare famoso, ma in Svizzera, dove iniziò a lavorare e imparò le lingue, facendo ripetizioni riuscì a finire gli studi. In questo periodo conobbe la bicicletta, per lui, il bicicletto, grande invenzione, nonostante allora ci fosse la ciclofobia, ovvero la paura delle persone in bicicletta. Inizia quindi a viaggiare in bicicletta tra i paesi dell’Europa, finché decide di fare il “viaggissimo” ovvero di andare a Chicago in bicicletta, grazie a uno sponsor. Cambia spesso bicicletta e riesce ad incontrare il presidente degli Stati Uniti.

Altra figura delle storie è Salgari, scrittore italiano amato in tutto il mondo. Salgari non usciva mai di casa, ed i suoi editori lo sfruttarono così tanto da portarlo al suicidio.

Ed infine, nel capitolo Spade e Pennelli viene raccontato Mattia Preti, pittore calabrese paragonato al Caravaggio. Luci e ombre nella sua vita, così come nelle sue opere.

Tutte le storie, tutti i personaggi raccontati da Massimo Cannoletta, costituiscono un exemplum, possono cioè fornirci un modello comportamentale e suggerirci riflessioni sulla vita, alla stregua delle biografie di Plutarco o di Cornelio Neepote e Svetonio, come un a galleria di  ritratti non convenzionali.

Le allieve Costanzo Benedetta, Grillo Giovanna, Borgese Irene, Franzè Elvira e Rosaniti Lucia

 

REVISIONE a cura della Prof.ssa Maria Concetta Titti Preta