Summer school writing della prof.ssa T.Preta – Recensione di “Un’e-mail per errore” di Mimmo Grillo

Cari lettori,

oggi pubblico la recensione di una mia allieva della classe 4 C del Liceo Classico M.Morelli, Jessica Sicari, che è rimasta positivamente colpita dal romanzo di Mimmo Grillo: “Un’e-mail per errore”, avendo partecipato anche alla presentazione dell’opera, avvenuta a Vibo ne “Il salottino” – via Casalello il 19 giugno scorso.

In quell’occasione fu io a recensire l’opera con un’apposita lezione di estetica letteraria che instillò curiosità di lettura negli allievi presenti. 

  Buona lettura 

Prof.ssa Titti Preta 

RECENSIONE DEL LIBRO “UN’ EMAIL PER ERRORE”

 Il libro “un’email per errore” è stato scritto dall’insegnante Domenico Grillo ed ha come protagonista Nico Liro, un insegnante in  pensione, che invia un’email a sua figlia Esmeralda, che svolge il lavoro di ingegnere, ma per errore (sarà un errore voluto?) giunge all’architetta Fantasia (nomignolo con cui preferisce essere chiamata), che ha lo stesso nome di sua figlia.

  Tra Nico e Fantasia nasce un’amicizia virtuale e inizia uno scambio di racconti su Facebook, che riguardano la movimentata e vivace adolescenza di Nico.   

  Successivamente Fantasia, pur non avendo mai visto Nico in foto, si innamorerà perdutamente di lui, ma alla fine “la storia virtuale” giungerà al capolinea, e ci sarà un tentato suicidio. Pertanto si ritorna al reale e il sogno finisce.

  I due protagonisti inoltre scoprono che molti dei loro parenti hanno lo stesso nome e questo fa supporre che facciano parte dello stesso albero genealogico.  Anche Fantasia parla della sua vita, in particolare tratta di un terribile episodio: è stata vittima di un tentato stupro.

  Quello di Grillo è un insieme di storie che narrano anche di luoghi di Vibo del recente passato, che trovano collocazione tra castelli, fontane, vicoli, piazze, chiese… che ci presentano una storia antica e nuova, in cui si incrociano passato e presente. L’obiettivo di questo libro è quello di promuovere il patrimonio “folkloristico” della Calabria e di scaturire un interesse per i luoghi, che sono i cosiddetti “custodi” della civiltà e del sapere.

  Ci viene presentata una Vibo letteraria che parla attraverso i suoi paesaggi tipici, in luoghi e le tradizioni. Qui inoltre svolge un ruolo molto importante il “caso”, ma è presente anche il ruolo del popolo.

  Sono rimasta molto colpita da questo libro, è un racconto lineare che ha come punto di forza la facile presa, e lo possiamo notare da subito dal titolo “ammiccante”. Si legge tutto d’un fiato e, soprattutto si vuole sapere come andrà a concludersi la storia virtuale dei due protagonisti. Lo consiglio vivamente.

Jessica Sicari classe 4 C Liceo Classico “M.Morelli” Vibo Valentia

per Summer School writing 2019