Una mia poesia contro la violenza sulle donne

La lirica è tratta dal mio libro:

Rosaria, detta Priscilla e le altre – Storie di violenza e femminicidio, 2015  

AL DI LÀ DELLO SPECCHIO


Specchio delle mie brame…
corpo acerbo e mille sogni.
Lusinghe, fiabe, bugie.
Scopri così la voglia d’amore,
nell’ombra un tocco diverso:
“il tuo lui”… e il cuor sussulta.
Col tempo, il baratro:
perversione e rose rosse
calci, pugni e false promesse.
Sul tuo corpo il suo… e tanto dolore.
Accettare, sopportare, zittire.
Un rito a cui noi donne sono use,
che ci vuole sempre uguali:
bambole di gomma o involucri di vetro.
Mani che frugano, assenza di dolcezza,
sguardi perversi, menzogne, violenze.
Non c’è farmaco per attutire le pulsazioni.
Non c’è anestetico per sedare le emozioni.
Non c’è veleno per morire.
Fabbrica di piacere il nostro corpo,
cumulo di sabbia impastata a lacrime.

Titti Preta