IL MARE NELL’ARTE: da OMERO AI POSTMODERNI- Letture ad Alta voce

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“IL MARE NELL’ARTE”: da Omero alla Postmodernità, un Recital e un Laboratorio creativo a tema

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Il Liceo Classico M. Morelli, nell’ambito di una partnership con l’evento “Il mare è vita!” (in occasione del Decennio ONU delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile 2021/2030) ha dato vita a un seguitissimo Laboratorio di Lettura per Il mare nell’Arte con il coordinamento generale della prof.ssa M. Concetta Preta, che ha coinvolto la classe II D in un Recital a tema.     

Ha presentato l’evento la Dr.ssa Maria Loscrì, Presidente del Club Unesco Vibo Valentia.

 La prof.ssa Preta ha precisato il  percorso di studio intrapreso con gli allievi: Il topos del mare da Omero alla poesia del Postmoderno:

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“Da Omero alla musica pop del 900, il mare è stato fonte di ispirazione per gli artisti della parola, sublimato in melodie antichissime intonate da aedi o immortalato dalla vox poetica in liriche classicheggianti o di foggia ermetica, volutamente frammentaria e destrutturata fino ad arrivare al canto popolare moderno, in cui il mare è desacralizzato e presentato nella sua immane solitudine. E, come scrisse il Maestro Battiato in “Summer on a solitary beach”, in un’estate solitaria, sospesa nel tempo, e in cui si rincorrono vecchi ricordi di cinema all’aperto, di voci, di grandi hotel… “Mare, mare, mare, voglio annegare… Portami lontano a naufragare…Via, via, via da queste sponde…portami lontano sulle onde…” Una preghiera al mare, dunque, affinché ci porti con sé. Perché il mare è vita, ma anche morte.  Il mare è uno dei topoi più utilizzati in letteratura, che reca l’idea della sorpresa, dell’imprevisto, dell’insidia e la possibilità di conoscenza. Il mare è un luogo ambivalente anche per noi che lo amiamo come spazio di ricreazione e lo temiamo come via di invasione. Mentre noi godiamo del privilegio di scegliere la spiaggia dove rilassarci, tante stragi si consumano nei nostri mari e le acque si tingono di sangue… La vita di tanti fratelli e sorelle si spegne ogni giorno in mare, mentre noi chiudiamo gli occhi, serrati nell’individualismo che prosciuga il cuore e rende i nostri volti più minacciosi del mare in tempesta. Impareremo prima o poi a placare «il fragore dei flutti» di paure e indurimenti per ingegnarci a fare del mare uno spazio di fratellanza e d’incontro piuttosto che uno sbarramento o persino la tomba di molti? Riusciremo a renderci alleati del Dio della vita per far risalire dalla fossa la vita di chi grida alle nostre coscienze assopite? Ma non è forse il mare ponte tra culture, che unisce anziché dividere?”

I lettori del Liceo Classico Morelli e i loro testi sono stati i seguenti:

  1. GIOVANNA GRILLO: OMERO, PROEMIO DEL PRIMO LIBRO DELL’ODISSEA VV. 1- 29

CONTROCANTO: PROF.SSA PRETA CON LETTURA IN ORIGINALE GRECO  

2)   CARMEN MARRELLA: UGO FOSCOLO, A ZACINTO

3)   ANNA PIA MOSCATO: SALVATORE QUASIMODO: S’ODE ANCORA IL MARE

4)   GIUSEPPE RUSSO: EUGENIO MONTALE: ANTICO, SONO UBRIACATO DALLA VOCE

5)   DILETTA DURANTE: ENRICO RUGGERI, IL MARE D’INVERNO   

 

Vibo Valentia scende dunque in campo e il riconoscimento di “Capitale Italiana del Libro 2021”, nella cui cornice si è svolto l’evento, rappresenta un’occasione irripetibile per far scoccare la scintilla della responsabilità dei comportamenti quotidiani nei confronti della “risorsa blu”, attraverso l’azione sinergica che, accanto al Club per l’UNESCO di Vibo Valentia e all’associazione MedExperience, con capofila il comune di Vibo Valentia, intendono sostenere importanti istituzioni, enti, consessi vari attivi sul territorio.

La serata ha puntato l’attenzione sull’Arte come voce universale ed ha ospitato una mostra di artisti locali ed un’estemporanea di allievi del Liceo Artistico Colao, diretti dal prof. A. Caracciolo.

Il workshop creativo è culminato in un dibattito col Prof. Pasquale Lettieri, critico d’arte, a cui gli allievi del Morelli hanno rivolto tre interessanti spunti di conversazione su:

  • La figura di Pier Paolo Pasolini nel campo delle avanguardie culturali;

  • Umberto Boccioni, un artista poco noto nella sua terra e la ritrosia della Calabria verso l’Arte;

  • L’arte della postmodernità.

A chiusura, Maria Concetta Preta ha recitato la sua lirica: Mediterraneo, vincitrice del Premio Giugno Locrese 2016, incentrata sul Mare nostrum come crocevia di popoli, culture, ideale “ponte di mezzo” dell’umanità.

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